Dopo aver esaminato gli elementi essenziali del contratto, senza i quali il negozio è nullo, vediamo ora gli elementi accidentali del contratto cioè quegli elementi che le parti sono libere di apporre, oppure no, al loro contratto.
Ricordiamo che specialmente la condizione ed il modo servono per attribuire rilevanza giuridica a motivi che rivestono particolare importanza per i soggetti contraenti.
Tali motivi infatti, se venissero dedotti in condizione, esulano dalla sfera interna del soggetto ed entrano a far parte del contenuto del contratto.
La condizione
La condizione è un avvenimento futuro ed incerto dal quale le parti fanno dipendere la produzione degli effetti del negozio a cui la condizione è apposta, oppure l’eliminazione degli effetti che il contratto ha già prodotto.
Dalla definizione data risulta che la condizione può essere di due specie.
E’ sospensiva se da essa dipende l’efficacia del contratto; per esempio: mi impegno ad acquistare questo terreno a condizione che intervenga una variante al piano regolatore che lo renda edificabile.
In questo caso io non acquisterò il terreno se prima non si verificherà l’avvenimento futuro ed incerto che è il conseguimento della possibilità edificatoria.
La condizione è invece risolutiva se da essa dipende l’eliminazione degli effetti del negozio; per esempio: io acquisto sin da ora il terreno, che quindi diventa mio ed entra nel mio patrimonio, ma se entro un anno non si sarà ottenuta una variante al piano regolatore che lo renda edificabile ecco che l’acquisto deve intendersi come non fatto e quindi io dovrò restituire il bene, avendo diritto alla restituzione di quanto ho pagato.
Un altro esempio della condizione risolutiva è il patto di riscatto incluso in una vendita.
Diverse sono le conseguenze che derivano anche per il mediatore che abbia messo in contatto le parti ai fini della stipulazione di un contratto sottoposto a condizione.
Nel caso di condizione sospensiva, poiché come abbiamo visto il contratto non produce i suoi effetti finché non si sia verificato l’avvenimento futuro ed incerto dedotto dalle parti, il mediatore avrà diritto alla provvigione soltanto nel momento in cui il contratto potrà produrre tutti i suoi effetti.
Nel caso invece di condizione risolutiva, poiché il contratto produce subito i suoi effetti, il mediatore avrà diritto immediatamente alla sua provvigione, diritto che non viene meno neanche nel caso in cui si sia verificata la condizione risolutiva.
La condizione è illecita quando è contraria a norme imperative, all’ordine pubblico o al buon costume.
Il termine
Il termine consiste in un avvenimento futuro e certo a partire dal quale, o fino al quale, debbono prodursi gli effetti del negozio.
Nel primo caso avremo un termine iniziale, nel secondo un termine finale.
Il termine differisce dalla condizione per il carattere di certezza del verificarsi dell’avvenimento; tuttavia il termine può essere determinato (esempio: il contratto produrrà i suoi effetti a partire dal giorno …) oppure può essere indeterminato (esempio: il contratto produrrà i suoi effetti il giorno della mia morte).
Durante la pendenza del termine il diritto non può essere esercitato proprio perché le parti hanno deciso di differirne l’esercizio in un memento successivo.
Tuttavia, se una delle parti adempie alla sua prestazione, non può ripetere quanto abbia pagato, ossia non può chiedere la restituzione di quanto ha pagato perché tanto avrebbe dovuto comunque adempiere la sua prestazione successivamente.
Il modo
Il modo consiste in una limitazione che viene apposta ad una liberalità (cioè ad un atto di donazione o ad una istituzione di erede) allo scopo di limitarla.
Tale limitazione può consistere in un obbligo di dare, ad esempio: ti istituisco erede con l’obbligo di dare 10.000 euro all’anno ai poveri.
Oppure può consistere in un modo di fare, ad esempio: ti dono questo immobile con l’obbligo di costruire un ospedale.
Viceversa può consistere in un obbligo di non fare, ad esempio: ti lascio in eredità questo immobile con l’obbligo di non abbattere la fontana che si trova in giardino.
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